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Il mallone

Il mallone è una antica ricetta culinaria dell’avellinese e del salernitano a base di erbe selvatiche. E’ una pietanza povera ma buonissima che in tempi antichi ha sfamato intere generazioni di contadini ma anche di borghesi, in particolare durante le Guerre Mondiali.

Per la sua preparazione occorre un misto di erbe spontanee. C’è chi dice ben cento tipi di erbe, qualcun altro ne conta una quarantina circa, chi ne usa solo diciasette varietà e chi, invece, con gli scarti delle verdure possedute in casa. La  quantità e la qualità delle erbe impiegate varia con la stagione di raccolta. Sicuramente un buon ingrediente per il mallone è la cicoria selvatica. Poi carboncello, caccialepre, finocchietto selvatico, bieta, scarolella, rosolaccio, borragine, melissa, sambuco, spinacio, ortica, tarassaco, rucola, agretti, crescione, malva, bardana, cardo mariano, calendula, eufrasia, farfaraccio, piantaggine, acetosella, cerfoglio, cardillo, luppolo selvatico, ed ogni altra erba selvatica commestibile.

In alcuni casi il mallone ha quale erba ingrediente le sole foglie dello scarto delle rape, la rapa è quella brassica, ovvero quella dalla quale si ricavano i friarielli. Il Mallone è chiamato così poichè le rape strizzate diventano simili ad un mallo di noce più grande.

Al misto di erbe, o delle foglie di rapa, una volta mondate, lessate e strizzate, vengono unite patate lesse schiacciate e pane raffermo. Il tutto ben amalgamato viene prima rosolato in padella e poi soffritto in molto olio extravergine d’oliva, aglio e peperoncino.

Per rendere la pietanza più gustosa, qualcuno aggiunge in padella sugna, carne di maiale o salsiccia secca.

Nel salernitano il mallone è chiamato sciatizzo (deriva dal latino “satis” che significa bastevole, saziante) perchè ha come ingredienti un misto di erbe. In Irpinia il mallone è soprattutto di “rape e patate” accompagnato dalla pizza di “graurignolo”, non la classica pizza napoletana, ma un particolare impasto povero, di granoturco impanato, cotto tradizionalmente impacchettato sotto una coltre di cenere nei focolari domestici o sulla brace di forni in tegami di creta unti di sugna. Nel Cilento, invece, il mallone è conosciuto come “erbe e patane”.

Di seguito riportiamo la ricetta del Mallone preparato nella zona dei Picentini:

INGREDIENTI
Erbe spontanee (foglie di cardo, di finocchietto selvatico e di borragine)
Patate
Olio extra vergine di oliva Colline Salernitane DOP
Aglio
Peperoncino rosso piccante (facoltativo)

PREPARAZIONE
Raccogliere le erbe spontanee indicate negli ingredienti (utilizzare per due terzi foglie di cardo e per un terzo foglie di finocchietto selvatico e di borragine). Lavare bene e bollire in acqua non salata, poi colarle e farle riposare per un’ora in acqua fresca, perchè perdano ancora un pò del gusto amaro che la caratterizza. Separatamente bollire le patate, pelarle e schiacciarle con la forchetta. Poi strizzare le verdure e sminuzzarle. Far soffriggere l’aglio in abbondante olio d’oliva e poggiarvi le verdure. Dopo qualche minuto aggiungere le patate ed amalgamare il tutto. Se piace, condire con del peperoncino.

Questa ricetta non ha dosi specifiche, ma si realizzava e si realizza ancora oggi secondo gli ingredienti disponibili di volta in volta e secondo i gusti familiari.

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