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A Pasqua uova sode colorate

Ecco un’idea all’ultima moda per una Pasqua divertentissima, coloratissima e che trasmette allegria: le uova colorate!

Il concetto è molto semplice: basta immergere per qualche ora delle uova sode in acqua colorata e, come per magia, l’albume ne assorbirà le tinte diventando davvero “fashion” ! Il tempo di immersione dipende dalla tonalità che volete ottenere: più lasciate le uova a contatto con l’acqua colorata, più queste assumeranno un colore intenso che arriverà fino al tuorlo. Se invece desiderate ottenere colori più tenui, pastello, basterà meno tempo.

Vedendole così, queste uova sembrerebbero belle ma poco salutari. E invece è proprio il caso di ricredersi! Non si utilizzano coloranti artificiali, ma naturali al 100% ottenuti dalle verdure particolarmente pigmentanti: foglie di cavolo rosso, carciofi, la buccia delle cipolle viola o dello scalogno, succo di barbabietola, ecc. Un valido aiuto naturale potete trovarlo anche nelle spezie: la curcuma e lo zafferano, in particolar modo, doneranno un colore giallo davvero molto bello!

L’idea  in più: potete rendere queste uova colorate ancora più belle e golose preparando un ripieno a partire dal tuorlo. Per farlo vi basterà tagliare le uova sode colorate a metà, svuotarle del tuorlo e tritare quest’ultimo con qualche cucchiaio di maionese, capperi, olive e tonno. Oppure potete provare la versione al salmone affumicato e un poco di panna acida e aneto!

Prima di dar libero sfogo al vostro estro creativo, però ricordate che le uova vanno fatte cuocere bene finché diventano proprio sode: devono bollire almeno 8-10 minuti altrimenti rischiate di fare una bella frittata fuori programma!

In commercio si trovano diverse bustine di colori bio, commestibili, ma noi vi consigliamo di ricavare i vostri colori direttamente da ingredienti naturali che potete trovare nella vostra cucina. E’ più divertente e salutare. La preparazione delle tinte a partire da ortaggi, bucce di frutta o semi e fatti bollire in un pentolino più o meno a lungo, è infatti la parte più interessante soprattutto per i piccoli: li fa sentire dei piccoli alchimisti e li sprona a inventare via via nuove soluzioni per ottenere diverse nuance. Ecco un esempio di come ottenere una tabella colori completa:

  • Giallo: zafferano o curcuma
  • Verde: spinaci
  • Viola: buccia della cipolla di Tropea
  • Rosso: barbabietola, succo melograno, karkadè
  • Marrone: caffè, tè, semi di cumino,
  • blu: mirtillo
  • Arancione: carote, bucce di arancia

Come decorare i gusci

  • Se volete colorare i gusci in maniera omogenea basta mettere a bollire l’uovo (meglio se di qualità bianca) in una pentola con il colorante scelto e mezzo bicchiere di aceto, per circa 15-20 minuti. Lasciare raffreddare dentro il recipiente di cottura e, dopo averle asciugate bene, lucidare le uova con un filo di olio per renderle più brillanti. Potete poi sbizzarrirvi con l’aggiunta di fiori freschi e erbe aromatiche per creare un delizioso centrotavola commestibile.
  • Il tocco chic però è l’effetto millerighe, che si ottiene attorcigliando uno spago sul guscio colorato formando delle strisce di diverso spessore e poi ri-immergendo l’uovo in una tazza di colore più scuro.
  • Cuoricini, stelle e pois si possono ottenere semplicemente ritagliando la forma preferita su un scotch di carta e applicandole sul guscio prima di immergerle, quando le uova si saranno raffreddate si toglieranno gli stencil e rimarrà il disegnino bianco sul fondo colorato.
  • Ai bambini di solito invece piace molto fare le uova di marmo: si fanno le uova sode, poi si rompe il guscio per formare delle crepe su tutta la superficie e si lasciano a mollo nella tazza di colorante preferito per almeno mezz’ora. Quando poi le si sbuccia, per adagiarle su una fresca insalatina la sorpresa è assicurata!

Potete rendere queste uova colorate più golose tagliarle a metà, svuotarle del tuorlo e tritare quest’ultimo con qualche cucchiaio di maionese, capperi, olive e tonno.

Informazioni

In Occidente l’abitudine di regalare uova beneauguranti viene fatta risalire al 1176, quando re Luigi VII tornò a Parigi dopo la seconda crociata: per festeggiarlo, il capo dell’abbazia di Saint Germain des Pres gli regalò metà dei prodotti delle sue terre, compresa una grande quantità di uova che poi vennero distribuite alla popolazione. Leggenda narra che molte di queste uova vennero prima dipinte con una croce rossa in onore dei cavalieri e poi mangiate.

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