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Don Mimi, aperitivo al mirtillo nero ideato da Lello in onore del gran ciambellano

L’aperitivo “don Mimì” proposto da Lello può essere a buon conto emblema di territorialità, amicizia e benessere. Basti pensare da cosa nasce e di quali ingredienti è composto. 

Vediamo innanzitutto da cosa nasce.
In un tranquillo e tiepido giorno di sole invernale Mimì, per gli amici il Gran Ciambellano del “Gioioso Ordine dei Cavalieri di bacco, tabacco e venere“, nel mentre ripercorreva i giovanili sentieri del sottobosco del monte Tubenna, in località abbazia di Piedimonte, alla ricerca di antiche emozioni, si imbatte in un cespuglio di mirtilli neri ancora carico di frutti. A sera, ritrovandosi con gli amici, racconta la sua passeggiata tra la vegetazione collinare del monte caro al poeta Sannazaro e le emozioni rincorse sognando le sue giovanili scorrerrie. Lello, incuriosito dal ritrovamento di mirtilli neri nonostante si fosse a gennaio, esorta il solerte Mimì a riandare l’indomani a raccogliere tutti quei frutti del sottobosco, perchè aveva intenzione di realizzare una qualche bontà gastronomica. E così è stato. Mimì, si è reso lesto disponibile a raccogliere una buona quantità di ottimi frutti del sottobosco locale, Lello ad ideare e preparare la bevanda a base di mirtilli neri, e gli amici a far da assaggiatori e giuria di questo fresco e salubre aperitivo a base di ingredienti locali.

E così è nato il “don Mimì“, aperitivo in onore del “gran ciambellano” da gustare fresco con fragole insieme agli amici. Ingredienti: mirtillo nero, simbolo di ospitalità e di benessere, fragole, simbolo della passione per il suo colore rosso e per la sua forma a cuore, acqua frizzante e spumantino, simboli di briosità e territorialità.

Mirtillo: generalità, coltivazione, caratteristiche, proprietà, usi.

Il mirtillo, nome botanico Vaccinium myrtillus L., appartente alla famiglia delle Ericacee, deriva dal nome generico Vaccinium col quale già Virgilio designava i mirtilli neri. Deriva dal greco. arcaico ‘vakintos’ (‘hyakìntos’) che originariamente significava ‘giacinto a fiore blu’. Il nome latinizzato venne usato per designare una bacca blu, appunto il mirtillo nero. Il nome del genere, ‘myrtillus’, è un diminutivo del latino “myrtus”, con riferimento alla somiglianza sia delle foglie che delle bacche con quelle del mirto. Il ritrovamento di numerosi semi di mirtillo nero tra i resti palafitticoli, dimostra che questa pianta era già ben conosciuta dagli uomini preistorici. Nell’antichità era considerato simbolo di ospitalità e come tale offerto fresco o sotto forma di bevanda, ai viaggiatori. I frutti del mirtillo venivano utilizzati per tingere di blu violetto i tessuti e, oggi, si usano in cucina, freschi o congelati, per marmellate, sciroppi, gelatine, succhi, salse, per farcire dolci e macedonie, per grappe e liquori. La raccolta dei frutti , regolamentata nelle varie regioni, viene effettuata dai raccoglitori autorizzati mediante il “pettine”, una sorta di piccolo cassetto, munito di lunghi denti metallici che staccano i frutticini dai ramoscelli.

E’ un arbusto a portamento espanso, di altezza compresa tra venti e sessanta centimetri, con foglie ovali, diffuso nelle macchie fitte dei boschi alpini e appenninici, un po’ ovunque nell’ Europa centrale e mediterranea a quote elevate. I suoi fiori hanno una forma tipica a orcio rovesciato, con petali saldati tra loro. I frutti, bluastri, hanno l’aspetto di bacche, ma in realtà sono false bacche. Si consumano freschi o in marmellata. Fiorisce in maggio e fruttifica in luglio-agosto.

Il mirtillo nero ha delle proprietà benefiche molto interessanti e fra tutti i tipi di frutti di bosco sono quelli più ricchi di sostanze antiossidanti. Contengono tanti minerali come il calcio, il manganese ed il fosforo e sono ricchissimi di vitamina C ed A nonché di carotenoidi. Questi frutti sono ampiamente conosciuti per le proprietà: Antiossidante, Antidiarroico, Antirachitica, Anticolitico, Antidiabetico, Antivirale, Antibatterico, Digestivo, Diuretico, Depurativo del sangue, Favorisce il microcircolo, Protegge e rigenera la porpora retinica, Lassativo, Protettore gastrico, Protettore pareti vascolari, Stomachico, Tonico muscolare.

Contiene un composto vegetale chiamato antocianina, che dà ai mirtilli sia il loro colore blu scuro e molti benefici per la salute. Gli antociani sono sostanze preziosissime per la salute del nostro appartato circolatorio in quanto proteggono e rinforzano le pareti dei capillari e delle vene, favoriscono la circolazione sanguigna e riducono il rischio di malattie cardiovascolari e cerebrovascolari come infarti ed ictus. Per questa sua particolare funzione, il consumo di mirtilli è consigliato in caso di alterazioni circolatorie come ulcere venose, pesantezza alle gambe, emorroidi, flebiti, varici e couperose.

I mirtilli, inoltre, sono utili in caso di miopia o di degenerazione della retina in quanto le antocianine, agiscono anche sui capillari della retina, proteggendola, e acuiscono la vista migliorando anche la visione notturna.
Ma non è tutto. I mirtilli sono bacche straordinarie e non dovrebbero mai mancare dalle nostre tavole. Numerosi studi sono stati condotti su questa bacca e molti altri sono ancora in corso. Oltre a far molto bene al cuore, rafforzano le ossa anche grazie al manganese, fanno bene alla pelle, possono ridurre la pressione sanguigna, migliorano le condizione del diabetico, sono potenti nel combattere e prevenire alcune forme di cancro e aiutano la salute mentale.

Una tazza di mirtilli fornisce il 24 percento di una dose giornaliera raccomandata di vitamina C. Sono usati in cucina per creare pancake, yogurt, muffin, torte e pane dolce.

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