‘O bror ‘e purp
Il cibo da strada a Napoli è una tradizione antica che resiste ai frenetici mutamenti del gusto e dell’alimentazione.
“O bror ‘e purp” è uno dei piatti di strada più antichi della storia partenopea. Probabilmente ha origini elleniche, a Napoli compare intorno al XIV secolo. A Porta Capuana, storica culla della cucina marinara, si può gustare nella sua immortale ricetta, che esprime tutta l’anima popolare della Napoli più autentica. E’ un piatto povero che nella sua essenza valeva ad ingannare la fame. E’ la controproposta della mensa dei poveri alla tavola dei ricchi sulla quale si serviva il brodo di carne. Ma nel tempo “o bror ‘e purp” ha conquistato, con il suo gusto e la sua originalità, anche la mensa dei ricchi.
Ingredienti:
1 polpo di 850 g circa, 5/6 cucchiai di olio, limone, prezzemolo, sale, pepe
Preparazione:
Pulire e lavare per bene il polpo. Fatto ciò, inserirlo in una pentola con acqua bollente in cui già vi è stato aggiunto olio evo, prezzemolo, sale e pepe. Lasciare in cottura per circa 40 minuti. A cottura ultimata, tagliare i tentacoli del polpo per arricchire il brodo. Quindi con un forchettone da cucina estrarre dalla pentola il polpo e scolarlo in uno scolapasta e ancora tiepido trasferirlo in una ciotola coperta. Intanto si riduca il brodo di cottura e servirlo scodellando 2 mestoli di brodo bollente in una tazza a cui si aggiunge anche un pezzo di polpo bollito.
Prima di bere il brodo si ricordi di spremere nella tazza anche il limone.
Un pò di curiosità storica.
“E’ tè marino, sa di scoglio, di alga, di fosforo, di barba di tritoni, di ascelle (o peggio) di sirene, di meravigliosa o sconcia mitologia greca“, così lo descriveva Giuseppe Marotta.
Pare che Boccaccio, rapito da questo piatto di strada, raccontasse, nel 1339, all’amico Francesco Bardi che per la nascita di un bambino, i parenti usavano comprare un polpo e inviarlo alla “puerpera” perchè il suo brodo favoriva l’allattamento.
Matilde Serao, difatti, scriveva che “Con due soldi si compera un pezzo di polpo bollito nell’acqua di mare, condito con peperone fortissimo: questo commercio lo fanno le donne, nella strada, con un focolaretto e una piccola pignatta”.
Oggi, tempo di direttive europee, “o bror ‘e purp” e tante altre pietanze del cibo di strada, non è ben visto da Bruxelles per norme di igiene e di preparazione. Sicuramente, però, nella sua sana tradizione non contiene componenti chimiche industrialmente preparate e confezionate. E non è poco….