Saperi e Sapori

‘O Filoscio Salernitano: a’ braciola ‘e ove rinto o’ tiano e a finta trippa.

Non è una semplice frittata, non è un’omelette, non è neanche il FILOSCIO (dal francese filoche, filaccia, che fila) napoletano, è il filoscio salernitano: a’ braciola ‘e ove rinto o’ tiano e a finta trippa.

Sono piatti contadini, poverissimi , dalla preparazione molto semplice. O’ filoscio è quasi come una frittata farcita, semplice e veloce da preparare. Si differenzia dalla solita frittata per i tempi di cottura, infatti  non deve del tutto solidificarsi come invece succede per la frittata. In Francia viene chiamato filoche ed è proprio dalla Francia che trae origine il filoscio napoletano. Salva cena o un secondo piatto facile e veloce, ci servono semplici ingredienti molto economici. Si può anche farcire con mozzarella o  formaggio filante.

‘O Filoscio.

Sbattere le uova con sale, pepe, prezzemolo (abbondante) e formaggio grattugiato. Scaldare l’olio evo e versare le uova strapazzate; mentre la frittata si solidifica, arrotolarla; una volta cotta, tuffarla in un sughetto già cotto di pomodoro semplice (passata con cipolla soffritta e peperoncino) e lasciare insaporire per 10 minuti a fuoco lento.

Nella variante finta trippa, la frittata non si arrotola, ma si taglia a striscioline, che si immergono nel sugo …

Con il sugo si può condire la pasta o farsi una grande scarpetta. 

La brasciola, è tradizione, si mangia a miezzo o’ cuzzetiello ‘e pane cafone.

 

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