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Alla tavola del Cavaliere: Risotto e frittata con asparagi selvatici

Il Cavaliere Ernesto non finisce di stupire. Dopo averne scoperto ed apprezzato la poetica vena, si è avuta l’agognata occasione di saggiarlo anche nella sua decantata vena culinaria. Ebbene sì, le pietanze degustate hanno deliziato il palato di tutti i commensali riuniti al suo tavolo. In particolare il risotto che ha solleticato tutti i sensi per sapore, odore, gusto, colore e suono. C’è da dire, però, che l’esaltazione del piatto è venuta dagli asparagi selvatici raccolti nei boschi locali il giorno prima da Alfonso e dai gamberi freschi di giornata, oltre alla sapiente preparazione del provetto cuoco.

Ingredienti (per 4 persone): RISO carnaroli  gr.320, ASPARAGI selvatici gr.500, GAMBERI gr.500, SCALOGNO n.1, BURRO gr.20, BRODO VEGETALE q.b., OLIO EXTRAVERGINE D’OLIVA (EVO), SALE e PEPE q.b., 1/2 bicchiere di vino bianco.

Preparazione: Preparare un brodo vegetale con carota, sedano e cipolla.
Sgusciare i gamberi conservando i carapaci. Preparare un fumetto scaldando un poco d’olio in padella ed unendo i carapaci schiacciandoli per far uscire tutti i sapori.
Nel frattempo, rimuovere il budellino nero dalle code dei gamberi. Bagnare i carapaci ben tostati con un mestolo di brodo vegetale. Schiacciare bene le teste e i gusci cosicché rilascino tutti gli umori, quindi filtrare il fondo di cottura.
Scaldare un poco d’olio in una padella e far soffriggere metà dello scalogno affettato finemente e unire gli asparagi. Quando saranno cotti aggiungere le code dei gamberi tagliate a pezzetti e lasciare insaporire per qualche minuto.
In una pentola far soffriggere lo scalogno con l’olio, unire il riso e farlo tostare. Dopo circa 5/10 minuti bagnare col vino bianco e far sfumare. Continuare la cottura aggiungendo prima il fumetto e poi bagnando col brodo. A metà cottura aggiungere il soffritto di asparagi e gamberi.
A cottura ultimata mantecare fuori dal fuoco con con una noce di burro.
Impiattare ben caldo provvedendo a dare una palmata sotto il piatto e servire….buon appetito.

Ora s’aspetta di gustar lagane del cavaliere coi funghi porcini di don Alfonso….

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