Feste pasqualiSaperi e Sapori

Tradizioni culinarie pasquali

Alle celebrazioni Pasquali sono indissolubilmente legate alcune tradizioni culinarie, molte delle quali risalgono ad antichi rituali od a simboliche rappresentazioni religiose. L’agnello, per esempio, rappresenta per i cristiani il corpo innocente di Gesù crocifisso.

Sulla tavola pasquale si ritrovano cibi caratteristici della tradizione agreste:

  • le spighe del grano tramutate in pane (esso ha un significato votivo);
  • le erbe, quasi sempre in forma di torte rustiche (la più celebre la torta pasqualina, che proviene da Genova);
  • le uova pasquali, che hanno origini diverse, a metà tra il sacro e il profano.

In tutto il mondo l’uovo è il simbolo della Pasqua, perchè da sempre le uova sono il simbolo della vita che nasce, ma anche del mistero, quasi della sacralità.

Si narra che la Madonna facesse giocare Gesù Bambino con delle uova colorate e che il giorno di Pasqua, tornata sul sepolcro del Figlio, vi trovasse alcune uova rosse sul ciglio. Si racconta, anche, che Maria Maddalena si presentasse all’imperatore Tiberio per regalargli un uovo dal guscio rosso, testimonianza della Resurrezione di Gesù e che Maria, Madre del Cristo, portasse in omaggio a Ponzio Pilato un cesto dorato pieno di uova per implorare la liberazione del Figlio.

La tradizione vuole che la mattina del giorno di Pasqua si mangi la pizza salata ha la forma di un panettone dall’impasto salato, arricchito da pecorino fresco a cubetti, pecorino stagionato grattugiato, uova e olio di oliva.

Tra i dolci, i più classici sono la colomba pasquale, la pastiera napoletana e la pizza dolce.

Si racconta che alla metà del sesto secolo Alboino, re dei Longobardi, durante l’assedio della città di Pavia, ricevette un pane lievitato dalla forma di colomba. La colomba era un segno di pace; da allora, questo dolce fatto di semplici ingredienti come uova, farina e lievito, fu arricchito con burro, zucchero e canditi ed entrò nella tradizione pasquale.

Sulla classica pastiera si racconta, invece, che le mogli di alcuni pescatori lasciassero ceste con ricotta, frutta candita, grano, uova e fiori d’arancio sulla spiaggia, affinché il mare riportasse a casa i mariti. Al mattino, le donne trovarono i pescatori e videro che le onde avevano mischiato gli ingredienti e creato la torta pastiera.

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